domenica 2 giugno 2019

La donna seduta sul divano rosso


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Quella mattina la donna seduta sul divano rosso era un po' stordita. Gli ultimi impegni di lavoro stavano per concludersi, quindi si presentava davanti a lei tanto tempo libero: ne era felice, ma si sentiva anche irrequieta e smarrita.
Era una giornata di sole, l'aria diventava ogni ora più calda, quindi si affrettò a chiudere le finestre. Non accese la radio come di solito faceva, quando era da sola.
- Mi devo abituare alla casa silenziosa, adesso che i ragazzi sono andati a vivere per conto proprio, disse a se stessa.
Rimase ferma per un bel po' e il silenzio, che lei sempre cercava di evitare, parlò; subito una manciata d' immagini passò per la sua testa.
Vide un gruppo di studenti che le sorridevano, anche quello che in classe teneva il broncio. Lei era in piedi e non capiva da dove erano sbucati. Era felice di vederli, ma allo stesso tempo voleva che si congedassero presto.
A un certo punto, lei e il marito erano andati in camera da letto, ma dopo un attimo i suoi alunni, erano entrati nella stanza mentre loro stavano per baciarsi, poi si erano spostati da un'altra parte e i ragazzi dietro, sempre ridendo e chiacchierando. Sembrava che giocassero a nascondino.
Lei sentiva sempre di più il desiderio di abbracciare il marito, ma gli studenti non sembravano aver fretta di andare via, anzi a un certo punto le era parso di udire uno di loro, che chiedeva il permesso di aprire il frigo. Lucia, la ragazza più spavalda del gruppo, aveva cominciato a bere acqua fredda direttamente dalla brocca e Matilde, la sua amica del cuore, si era messa a mangiare un pezzettino di cioccolata fondente, che d'estate tenevano in frigorifero per non farla sciogliere.
Avrebbe voluto dire loro chiaramente che desiderava restare da sola col marito, il cui corpo le appariva sempre più attraente, ma dato che i ragazzi erano venuti apposta a dimostrarle quanto tenevano a lei, non poteva mandarli via.
- Che sogno bizzarro che ho fatto questa notte, ora capisco perché questa mattina ho delle sensazioni strane.
Lasciò che la scia di quelle immagini sparisse e andò in camera da letto, si sdraiò, prese il romanzo che aveva cominciato la sera prima ed iniziò a leggere.
Verso le due, si preparò un'insalata e ascoltò di nuovo il silenzio. Mentre finiva di mangiare una mela, sentì che qualcuno girava la chiave nella serratura. Fu una bella sorpresa trovarsi di fronte il marito a quell'ora, di solito lui usciva molto più tardi dal lavoro.
- Oggi in ufficio era un manicomio, appena ho potuto sono scappato. Disse il marito mentre lasciava la sua borsa sopra un panchetto, vicino alla porta.
La donna, sparecchiò e dopo aver sistemato la cucina andò in camera da letto, la stanza più fresca della casa, dove il marito si era rifugiato per fare un sonnellino. Il libro, che lei prima leggeva, era rimasto aperto sul letto, lo posò con cura sul comodino e senza fare rumore, si sdraiò accanto a lui e lo abbracciò.






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