Quella
mattina la
donna seduta sul divano rosso
era un po' stordita. Gli ultimi impegni di
lavoro
stavano
per
concludersi,
quindi si presentava davanti a lei tanto tempo libero: ne
era felice, ma si sentiva anche irrequieta e
smarrita.
Era
una giornata di sole, l'aria diventava ogni ora più calda, quindi si
affrettò a chiudere le finestre. Non accese la radio come di solito
faceva, quando era da sola.
-
Mi devo abituare alla casa silenziosa, adesso che i ragazzi sono
andati a vivere per conto proprio, disse a se stessa.
Rimase
ferma per un bel po' e il silenzio, che lei sempre cercava di
evitare, parlò; subito una manciata d' immagini passò per la sua
testa.
Vide
un gruppo di studenti che le sorridevano,
anche quello che in classe teneva
il broncio. Lei era in piedi e non capiva
da dove erano sbucati. Era
felice di vederli, ma allo stesso tempo voleva
che si congedassero presto.
A
un certo punto, lei e il marito erano andati
in camera da letto, ma dopo un attimo i suoi
alunni, erano entrati nella stanza mentre loro stavano
per baciarsi, poi si
erano spostati da un'altra parte e
i ragazzi dietro, sempre ridendo e chiacchierando. Sembrava che
giocassero a nascondino.
Lei
sentiva sempre di più il desiderio di abbracciare il marito, ma gli
studenti non sembravano aver fretta di andare via, anzi a un certo
punto le era parso di udire uno di loro, che chiedeva il permesso di
aprire il frigo. Lucia, la ragazza più spavalda del gruppo, aveva
cominciato a bere acqua fredda direttamente dalla brocca e Matilde,
la sua amica del cuore, si era messa a mangiare un pezzettino di
cioccolata fondente, che d'estate tenevano
in frigorifero per non farla sciogliere.
Avrebbe
voluto dire loro chiaramente che desiderava restare da sola col
marito, il cui corpo le appariva sempre più attraente, ma dato
che i ragazzi erano venuti apposta a
dimostrarle quanto tenevano a lei, non poteva
mandarli via.
-
Che sogno bizzarro che ho fatto questa notte, ora capisco perché
questa mattina ho delle sensazioni
strane.
Lasciò
che la scia di quelle immagini sparisse e andò in camera da letto,
si sdraiò, prese il romanzo che aveva cominciato la sera prima ed
iniziò a leggere.
Verso
le due, si preparò un'insalata e ascoltò di
nuovo il silenzio. Mentre finiva
di mangiare una mela, sentì
che qualcuno girava la chiave nella serratura. Fu
una bella sorpresa trovarsi di fronte il marito a
quell'ora, di solito lui usciva molto più tardi dal lavoro.
-
Oggi in ufficio era un manicomio, appena ho potuto sono scappato.
Disse il marito mentre lasciava la sua borsa sopra un panchetto,
vicino alla porta.
La
donna, sparecchiò e dopo aver sistemato la cucina andò
in camera da letto, la stanza più fresca della
casa, dove il marito si era rifugiato
per fare un sonnellino. Il libro, che lei
prima leggeva, era rimasto aperto sul
letto, lo posò con cura sul comodino e
senza fare rumore, si sdraiò accanto a lui
e lo abbracciò.
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