mercoledì 30 marzo 2022

Un libro e una rosa

 



Cari amiche, cari amici,

il 23 aprile è la giornata mondiale del libro. Da piccola, in questa data, attraversando la piazza principale del mio paese, rimanevo affascinata da come i librai allestivano le proprie bancarelle. La mattina presto portavano in piazza i propri libri con dei carrettini e con calma li disponevano sui tavolini di legno che avevano costruito. C’era un libro per ognuno: fumetti, racconti, romanzi, saggi o poesie. In quel giorno era tradizione comprare e regalare un libro. Ma la cosa più bella, mentre ritornavo a casa da scuola, era vedere la gente passeggiare e sorridere in compagnia, ciascuno con un libro in mano e, le donne, anche con una rosa rossa.

La festa, ho saputo in seguito, nasce da un insieme di tradizioni di epoche diverse: la festa di Sant Jordi (San Giorgio), patrono della Catalogna fin dal XV secolo e la famosa leggenda di San Giorgio. Come sappiamo, il Santo salva la principessa uccidendo il drago con la lancia. Dalle ferite della bestia sgorgarono delle meravigliose rose rosse, una delle quali venne regalata da San Giorgio alla principessa.

Si tratta di una delle celebrazioni più originali della Catalogna. È una festa di carattere marcatamente popolare, che unisce cultura e romanticismo, combinando la celebrazione del giorno del libro con il giorno degli innamorati. Per l’occasione, le coppie si scambiano regali: la tradizione vuole che gli uomini ricevano un libro e le donne una rosa. Tuttavia, è sempre più frequente che uomini e donne si regalino sia libri che rose. Così Barcellona, il 23 aprile, si trasforma per tutta la giornata in un’enorme libreria-negozio di fiori all’aperto. Le strade si riempiono di gente che passeggia tra bancarelle di libri e rose, cercando un regalo non solo per la persona amata, ma anche per amici e parenti.

Inoltre, la Conferenza Generale dell'UNESCO nel 1995 ha proclamato il 23 aprile di ogni anno Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore. L'obiettivo della Giornata è quello di promuovere la lettura e valorizzare il contributo che i libri e gli autori danno al progresso sociale e culturale dell'umanità. Il 23 aprile è stato scelto in quanto è il giorno in cui sono morti, nel 1616, importanti scrittori come lo spagnolo Miguel de Cervantes (1547-1616), l'inglese William Shakespeare (1564-1616) e il peruviano Garcilaso de la Vega (1539-1616). La tradizione vuole che Vicent Clavel Andrés (1888-1967), scrittore ed editore di Valencia stabilitosi a Barcellona, promuovesse nel 1926 la giornata del libro, che dopo poco venne istituita in tutta la Spagna.

Sarebbe bello che anche a Firenze, il 23 aprile, si vedessero per strada persone che sorridono con un libro e una rosa in mano. Festeggiamo anche noi la festa del libro. Regaliamo un libro e, perché no, un fiore alle donne o agli uomini a cui vogliamo bene.


Josefina Privat Defaus (Una catalana a Firenze)







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