Cara
amica:
E' da molti
giorni che volevo scriverti una lettera, ogni volta mi dicevo di
aspettare un momento tranquillo, ma questo pomeriggio ho deciso di
non rimandare più, per questo ho preso la mia macchina da scrivere, così chiamo il mio vecchio computer, ed eccomi qua.
Questa notte
i miei pensieri erano veramente ingarbugliati, non potevo dormire e ho
pensato a lungo a te.
Da un po' di
tempo la sera quando vado al letto cerco di fare un elenco delle
cose belle che ho e questo mi fa capire che, a quasi sessanta anni,
sono una donna fortunata, soprattutto perché non ho
rimpianti:
Ti ricordi, quando tanti anni fa ho lasciato la nostra città, nonostante il parere contrario di tutta la mia famiglia, perché mi ero innamorata di Lui? Penso di aver fatto la cosa giusta nonostante i sensi di colpa, che non mi abbandonano mai, per aver recato tanta sofferenza e dolore ai genitori. Negli anni ho allacciato nuove amicizie, ma non ho perso i vecchi amici come te, ai quali continuo a scrivere. Ho un lavoro che mi piace in un ambiente gratificante e poco competitivo, almeno per adesso, ma è stata dura crescere i figli senza l'affetto e l'aiuto dei nonni.
Ti ricordi, quando tanti anni fa ho lasciato la nostra città, nonostante il parere contrario di tutta la mia famiglia, perché mi ero innamorata di Lui? Penso di aver fatto la cosa giusta nonostante i sensi di colpa, che non mi abbandonano mai, per aver recato tanta sofferenza e dolore ai genitori. Negli anni ho allacciato nuove amicizie, ma non ho perso i vecchi amici come te, ai quali continuo a scrivere. Ho un lavoro che mi piace in un ambiente gratificante e poco competitivo, almeno per adesso, ma è stata dura crescere i figli senza l'affetto e l'aiuto dei nonni.
Sto bene in compagnia, ma continuo ad amare anche la solitudine, m'immergo spesso nella lettura di romanzi che mi fanno capire cosa vuole dire vivere e morire, per questo cerco di pensare alla
mia morte con serenità accettando che tutto finisce e che noi siamo di passaggio.
Tuttavia ieri sera
sentivo un intreccio di emozioni incontrollabili e il mio elenco di
cose belle ha cominciato a sgretolarsi piano piano.
Durante tutta la
serata sono stata incollata con Lui davanti alla televisione per seguire
le votazioni dei parlamentari per eleggere il Presidente della
Repubblica italiana.
Ho percepito tra i membri del Parlamento invidie, competitività alle
stelle, ambizione malsana, egoismo personale, giochi di potere,
alleanze sleali, tradimenti, ecc, ed io ho cominciato ad agitarmi.
Verso
mezzanotte sono andata in camera e mentre leggevo alcune pagine del
romanzo di Tolstoj, Anna Karenina, per distrarmi di tutta
quella negatività, a un certo punto mi ha colpito questo brano:
“Ella
stessa sentiva che alla vista di lui la gioia le splendeva negli
occhi e increspava le sue labbra in un sorriso, e non poteva spegnere
l'espressione di questa gioia”
E
subito ho percepito una cosa strana, come se la passione
d'amore che sentiva la protagonista vedendo Vronskij,
colui che le scatenava quel nuovo sentimento, entrasse
in me.
Dopo
mezz'ora è venuto Lui a letto ed è crollato subito dalla stanchezza
in un sonno così profondo, che quando mi sono avvicinata e l'ho
abbracciato da dietro lui non se ne è accorto.
Mi
sono sentita un po' abbandonata perché era nato improvvisamente in
me un gran bisogno di carezze e di amore.
- Forse Lui
non mi ama, per questo si è addormento subito? Mi sono detta.
Allora l'eco
dei tradimenti dei vari esponenti dei partiti politici a cui avevo
assistito in quel triste pomeriggio si sono mescolati e
trasformati in infedeltà amorosa nella mia testa. Che confusione!
E' stato
allora che ho pensato alla forza e al coraggio che hai avuto dopo
aver lasciato tuo marito. Ho capito per un attimo il malessere che
poteva sentire una donna spezzata, trovandosi all'improvviso senza
amore.
Mi sono
alzata e tutti quei sentimenti negativi mi hanno seguita come un
cagnolino scodinzolante, ho cominciato ad andare in su e in giù per
il corridoio, ho preso un bicchiere d'acqua e mentre camminavo
la mia lista continuava a sbriciolarsi.
Perché mi
ero impuntata sul quel desiderio?
Mi sono
addormentata verso le tre di notte e al risveglio ero molto stanca e
confusa.
Sono
schizzata dal letto, perché quel sabato dovevo andare al lavoro
presto. La doccia calda mi ha rasserenata. Ero in leggero anticipo e
prima di uscire di casa ho voluto salutare quel corpo immobile sotto
le coperte. Gli ho raccontato quella passione di Anna Karenina che la notte prima era uscita dal libro e entrata in me. Lui sentendo quelle
parole mi ha abbracciata e risucchiata nel nostro letto.
Dopo sono
andata di corsa a scuola un po' spettinata ma con un sorriso sulle
labbra e con una espressione di gioia che mi ha accompagnata per
tutto il giorno.
Ma ora parliamo di te: come stai?
Ti sei già abituata al tuo nuovo appartamento? Spero che presto tu riesca
ad apprezzare le cose belle della tua vita.
Hai fatto
bene a cercarti un'altra sistemazione, dopo aver scoperto il tradimento di
tuo marito. Penso che sia stato molto doloroso prendere questa
decisione. Sebbene i vostri figli siano ormai grandi, immagino che sia
stato un gran cambiamento per tutti i membri della la tua famiglia,
quando gli hai detto:
- La mamma
se ne andrà a stare per un periodo in una piccola casa vicina a voi. Vostro padre ed io abbiamo bisogno di stare un po' separati.
So che
parli malvolentieri della tua drastica decisione e credo di capire
che non ne potevi più di sentirti tradita e non amata.
Al telefono
mi hai raccontato che ogni venerdì sera sei felice perché vai a
prendere Giulia e passate insieme tutto il fine settimana.
- Lei è
ancora è piccola e ha bisogno di me, soprattutto in questo primo
anno di scuola superiore, Giorgio invece se la può cavare da solo.
Ha tanti amici e tra poco prenderà il diploma di maturità. Ricordo
che mi hai detto sussurrando come se tu parlassi con te stessa.
Hai fatto
bene a lasciarli col padre nella grande casa. Sebbene i tuoi figli
abbiano una gran nostalgia di te, almeno si trovano nel proprio
ambiente e poi tu sempre mi hai detto:
- Mio marito
ha tanti difetti, ma una gran bella qualità: è un buon padre.
Raccontami
come trascorri le tue giornate. Spero che il tuo lavoro in ospedale,
nel nuovo reparto di cardio-pediatria, anche se molto faticoso e
impegnativo, continui a darti tante soddisfazioni.
La sera sono sicura che piano piano ti sentirai meno sola. Vedrai che presto conoscerai nuove persone e che la vita ti regalerà tante emozioni anche se piccole come per esempio quella che ho sentito io qualche giorno fa:
La sera sono sicura che piano piano ti sentirai meno sola. Vedrai che presto conoscerai nuove persone e che la vita ti regalerà tante emozioni anche se piccole come per esempio quella che ho sentito io qualche giorno fa:
Ero andata al supermercato, nel bancone dei formaggi un
commesso del viso tondo sorridendo mi ha domandato:
- Scusi,
lei ha insegnato all'Istituto Alberghiero di Firenze? Perché credo
che sia stata la mia professoressa per due anni.
- Si,
ho lavorato in quella scuola a metà degli anni novanta.
Che piacere essere riconosciuta da un allievo che ho avuto in classe
quasi venti anni prima! gli ho risposto mentre cercavo di fare
mente locale.
- Sono
Carlo Talenti e ho un bel ricordo di lei, mi piacevano molto le sue
lezioni di scienze naturali e con lei mi trovavo a mio agio a differenza di altri
professori che, insieme alla mia poca voglia di studiare, hanno
contribuito a farmi lasciar la scuola, mi ha detto quel giovanotto
dei capelli brizzolati.
- Grazie
per avermi riconosciuta e salutata, d'ora in avanti verrò a trovarti quando
farò la spesa.
Mentre dicevo quelle parole mi è tornato in mente il ragazzo paffutello che alla fine di ogni lezione veniva, prima con timidezza e poi con disinvoltura a parlare con me di alcuni argomenti che avevamo trattato.
Mentre dicevo quelle parole mi è tornato in mente il ragazzo paffutello che alla fine di ogni lezione veniva, prima con timidezza e poi con disinvoltura a parlare con me di alcuni argomenti che avevamo trattato.
Sono contenta di averti scritto questa lettera, perché muovendo le dita sulla tastiera, le nostre storie si sono intrecciate.
Peccato, che
abitiamo in città così lontane, vorrei tanto poterti abbracciare e
dirti che ti voglio tanto tanto bene, invece dovrò aspettare l'estate per rincontrarti.
Spero che un giorno, quando ti capiterà di sentire una sorta di passione d'amore, forse leggendo Anna Karenina, troverai vicino a te una persona che ti abbraccerà.
Emma
Spero che un giorno, quando ti capiterà di sentire una sorta di passione d'amore, forse leggendo Anna Karenina, troverai vicino a te una persona che ti abbraccerà.
Emma
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